Possiamo essere sicuri dell'itinerario ricostruito della Sindone
di Torino?
Che essa abbia fatto quel percorso non ci sono dubbi secondo la
palinologia.
Il palinologo svizzero infatti, collaboratore dell'Interpol, tra
il 1973 e 1978 ha identificato 55 specie diverse di piante, dopo
aver esaminato i pollini prelevati sulla Sindone da 12 adesivi e
cioè:
- 7 sono tipiche della Palestina, due delle quali crescono tutt'ora
sui resti delle antiche mura di Gerusalemme;
- 16 appartengono all'area del mar Morto (assenti in Europa)
- 16 crescono in Anatolia (Turchia), due delle quali ad Urfa-Edessa
e una a Costantinopoli.
Sono per lo più pollini entomofili, non trasportabili dal
vento (anemofili).
- 16 sono pollini di piante mediterranee (Europa e Medio Oriente)
I botanici israeliani Aharon Horowitz e Avinoam Danin confermano
completando la scoperta di Frei studiandone i prelievi:
Almeno la metà dei pollini individuati sulla
Sindone provengono da fiori, e per giunta sono entomofili; sono
quasi tutti fiori primaverili e ben presto sui nastri di Frei ne
vengono riportate altri ancora.
Lo studio delle fotografie della superficie del lenzuolo a luce
polarizzata ne avrebbe lasciato intravedere la sagoma, del tipo
di quella che resta sui supporti degli erbari, di tutte le specie
identificate da Frei e di altre ancora.
A questo punto pare che tutto induca ad una conclusione obbligata:
sulla Sindone è presente una grande quantità di pollini
di fiori palestinesi primaverili.
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