Siamo a Gerusalemme il 7 aprile dell'anno 30, oppure il 3 aprile
del 33 d.C. Siamo sicuri che si tratta di queste date in base al
particolare importantissimo che la morte di Gesù coincideva
con la pasqua ebraica secondo il calendario sacerdotale che in quell'anno
coincideva con il sabato, motivo per cui Giovanni lo chiama anche
"grande sabato". Per queste coincidenze sono possibili
solo l'anno 30 e l'anno 33.
" Era il giorno della Parasceve (vigilia) e i Giudei, perché
i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti
un grande giorno quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro
spezzate le gambe e fossero portati via ". (Gv 19,31)
" 42Quel giorno, vigilia del sabato, era di preparazione alla
festa ed era già sera. 43Venne Giuseppe, originario di Arimatea:
egli era un personaggio importante, faceva parte del tribunale ebraico,
ma anche lui aspettava con fiducia il regno di Dio. Giuseppe si
fece coraggio, andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù.
44Pilato si meravigliò che Gesù fosse già morto.
Chiamò allora l'ufficiale e gli domandò se era morto
davvero. 45Dopo aver ascoltato l'ufficiale, diede il permesso di
prendere il corpo di Gesù. 46Allora Giuseppe comprò
una sindone, tolse Gesù dalla croce, lo avvolse nella sindone
e lo mise in una tomba scavata nella roccia. Poi fece rotolare una
grossa pietra davanti alla porta della tomba" (Mc 15,42-46).
La tomba nuova si trovava a pochi metri dal luogo dell'esecuzione,
poco più di 50 m., come si può vedere all'interno
della basilica del santo Sepolcro. Questo tipo di tombe scavate
in un tipo di roccia facilmente lavorabile è presente accanto
al sepolcro e in città a Gerusalemme: le tombe degli Erodi
e le tombe così dette dei re ( nella foto). L'attuale s.
Sepolcro corrisponde certamente al luogo del sepolcro di Cristo
ma non alla sua forma esatta perché è stato più
volte distrutto per dispetto.
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