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"LE VILLE DEL TERRAGLIO

Villa Benetton, gia' dell'Aglio e' una costruzione a schema veneziano, dalle linee molto semplici. L'unico ornamento della facciata consiste in un piccolo balconcino in ferro battuto al primo piano sovrastato da un timpano triangolare.
Il piano terreno e' pavimentato con piastrelloni e soffittato alla sansovina. Tutti i pavimenti del primo e del secondo piano sono in terrazzo veneziano, con cornici, e le stanze sono decorate con stucchi.
La lunga barchessa a due piani, a destra della villa, e' coronata da un cornicione ad archetti. Nei locali della barchessa sono esposte molte delle sue opere che si possono ammirare, previo appuntamento.
Altre monumentali sculture in ferro sono sistemate nel parco. Aderisce alla barchessa un altro edificio con un grande porticato che termina con una cappella.

 

Villa Coin restaurata dal proprietario Giovanni Coin, e' a pinta veneziana e poggia su uno zoccolo di rialzo che crea un dislivello tra la porta d'accesso e la campagna circostante. Il portone d'ingresso ha volta ad arco cosi' come le due finestre poste a destra e a sinistra. Tutti gli interni sono pavimentati a terrazzo veneziano e soffittati alla sansovina. Sulla facciata della villa, fra le finestre del piano terreno, sono conservati due affreschi con figure allegoriche , di autore anonimo, radicalmente restaurati. L'oratorio che da' sul Terraglio e' una graziosa costruzione, corredata da due pilastri e timpano scenografici, affiancata da due navatelle arretrate.Come ricorda un'iscrizione, posta su una parete del salone centrale, la villa fu costruita dai Codognato e rimase di loro proprieta' fin verso il 1835.

 

Villa Bianchi costruzione assai sobria la cui facciata e' decorata al piano nobile da un balcone in pietra sul quale si affacciano tre portefinestre voltate ad arco. Alla sommita' del maggiore si trova lo stemma di casa Bianchi. Caratteristica di questa villa, comune anche ad altre del Terraglio e' la grande barchessa ad archi con pilastri e paraste, soffittata alla sansovina. Sul lato del Terraglio una cappella coronata da timpano e con due piccole navate laterali. Questa fu fatta costruire nel 1715 da Giovanni Lin, che la dedico' alla Santissima Trinita'. All'interno una lapide dello scultore Zandominici, voluta dal barone Federico Bianchi in memoria della moglie scomparsa nel 1838. Un cancello in ferro battuto, sorretto da pilastri sormontati da statue da l'accesso al Terraglio. La villa appartenne successivamente ai Grimani, altra nobile famiglia veneziana, e piu' tardi ai Papadoli, che nel 1821 la vendettero, insieme alla vasta tenuta, al maresciallo austriaco barone Federico Bianchi.Fu questi uno dei piu' geniali e valorosi generali del suo tempo: in Italia comando' l'armata austriaca che il 3 maggio 1815 sconfisse a Tolentino Gioacchino Murat. Nel 1824 il maresciallo abbandono' la vita militare ritirandosi in questa villa e curando la tenuta a questa annessa. Morto il 22 agosto 1855 in Stiria venne sepolto a Mogliano nel mausoleo della villa.

Villa Volpi di Misurata La prima villa che si trova sul Terraglio venendo da Mestre. Imponente costruzione sulle rive del fiume Dese che in questo tratto segna il confine comunale e provinciale. Fu iniziata nel 1562 da Leonardo Mocenigo su disegno di Andrea Palladio ( il maestoso progetto originario si trova nel secondo tomo dei "quattro libri dell'architettura").Nel 1680 il fabbricato fu comperato dai Morosini con l'intenzione di finirlo.Verso la meta' del '700 tuttavia esso era ancora incompleto; inoltre la parte gia' eretta, quella meridionale, era molto diversa dall'originale progetto palladiano. Solo verso il 1800 la villa fu completata innalzando al centro della facciata il caratteristico complesso a tempio con paraste e timpano, anche questo pero', diverso dal disegno del Palladio. Sopra il balcone centrale del piano nobile fu collocato un grandioso stemma marmoreo della famiglia Morosini e sul timpano e sul cornicione furono poste alcune statue.La villa a tre piani ha una pianta assai complessa e irregolare assi diversa dalla villa di campagna. Il fianco nord orientale dell'edificio e' raccordato a una cappella della meta' del secolo scorso tramite un corpo ad un piano, ornato da un ampio rilievo a stucco. Atri edifici di servizio sono ubicati sul retro della villa. Francesco Morosini ammiraglio veneziano, vi trascorse lunghi periodi. Vittorioso nella lunga guerra contro i turchi merito' l'appellativo di "Peloponnesiaco" iscritto nella sala dello scrutinio di Palazzo Ducale.Nel 1904 la villa fu acquistata dal commendator Giuseppe Volpi, futuro conte di Misurata, ideatore e realizzatore del complesso industriale di porto Marghera. Per molti anni la villa, rimasta disabitata, e' stata affidata alla sola cura di un custode. Oggi ,dopo lunghi dibattiti sul suo utilizzo, una parte sta per essere ristrutturata ad uso abitativo privato.

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"IN GIRO PER TREVISO

Per arrivare a Treviso:

- dall’autostrada A27 si esce al casello nord (da Cortina o Belluno), al casello sud (da Venezia);
- dalle Statali 515 (da Padova) e 348 (da Feltre).

Lo splendore di Treviso, percorsa da corsi d’acqua, che poi finiscono sul fiume Sile, è dovuto ad un’insieme di aspetti, tra i quali quelli storico -architettonici (musei chiese palazzi piazza) e quelli dovuti allo sviluppo industriale della stessa, che ne hanno fatto un centro economico, molto importante per il nord. Un'insieme di antichi edifici affrescati, con opere di pittori del Trecento, tra cui Tomaso da Modena, che ha lasciando sue testimonianze nel tempio di S. Nicolò, nella Sala del Capitolo del Seminario vescovile e nella Chiesa di S. Caterina. Ci sono poi le chiese di S. Lucia, in Piazza S. Vito e di S. Maria Maggiore, nell’omonima piazza. Da non perdere il Duomo, con una facciata neoclassica e la cripta medioevale. Qui potrete ammirare opere del Tiziano, del Pordenone e di P. Bordon. Segue poi il Battistero dell’XI sec., in stile bizantino e la Piazza dei Signori.Qui  potrete visitare la Torre Campanaria e il Palazzo dei Trecento, al quale si accede da una monumentale scalinata. Dietro Piazza dei Signori si trova la Piazzetta del Monte, con il Monte dei Pegni, la Cappella dei Rettori con opere del Fiumicelli e del Pozzoserrato. Continuiamo con la Chiesa di S. Francesco. Ricordiamo poi la chiesa di S. Agostino in stile barocco, di S. Leonardo, di S. Gaetano, di Santa Croce dentro l’ospedale Vecchio. Infine visita al Museo Civico, dello stesso periodo dell’attuale cinta di mura, con le due monumentali Porte di S. Tomaso e di S.S. Quaranta. Iconografie della città le potrete ammirare nello Palazzo del quattrocento di Ca’da Noal.

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"LE VILLE VENETE

Durante la repubblica Veneta il territorio di Mogliano, lungo il Terraglio ma anche all'interno nella campagna, fu scelto dai veneziani, con la Riviera del Brenta, per l'edificazione di ville signorili destinate ad accogliere i proprietari quando essi venivano a seguire e controllare la coltivazione dei loro vasti poderi. Col tempo esse divennero anche luoghi di vera e propria villeggiatura (si veda "La smania della villeggiatura" di Carlo Goldoni) e tutte le nobili ed illustri famiglie veneziane, contagiate da questa moda, vollero edificare la propria residenza in campagna in cui si faceva una vita allegra e spensierata.

Tra esse ricordiamo come degne di visita per la loro suggestivita':
villa Rigamonti, un edificio a tre piani della seconda meta' del Seicento, con annesso oratorio, che si trova nella frazione di Campocroce
villa Bianchi-De Kunkler dei primi anni del Settecento, con imponenti barchesse e grande parco;
villa Duodo-Trevisanato (ora Zoppolato) costituita da un grande edificio del 1600 con belle barchesse, affreschi e stucchi; accanto vi e' una chiesetta settecentesca. (per la visita rivolgersi al proprietario; tel. 454040);
villa Marchesi, costruita nel XVI secolo per la famiglia veneziana Pisani in seguito rifatta;
villa Contarini, gia' Tiepolo, di antica origine ma rifatta nel XVIII secolo
villa Benetton - La Marignana che sorge al n. 112 di via Marignana ed ospita l'Accademia Internazionale del ferro; all'interno di un ampio parco e' possibile visitare le sculture di Toni Benetton (visita previi accordi telefonici tel.942111)
villa Morosini-Gattemburg sulle rive del fiume Dese in localita' Marocco di Mogliano, al confine fra le provincie di Treviso e Venezia
villa Condulmer del VI sec. costruita molto probabilmente sui resti di un antico monastero. Ospita oggi un albergo divenuto noto in tutto il mondo dopo aver ospitato lo staff della Casa Bianca americana nel corso della visita che Reagan compi' a Venezia nel giugno 1987. Si raggiunge prendendo la strada provinciale che dal centro di Mogliano conduce a Casale sul Sile, deviando dopo circa 2,5 km a sinistra,all'altezza di Zerman di Mogliano. Questo lussuoso centro turistico ospita anche un esteso campo da golf ed un maneggio per cavalli.
villa Dalla Riva (Zuliani), situata sempre nella frazione di Zerman: elegante costruzione del 1500, con facciata affrescata nel 1600 con un gusto che rimanda a qualche allievo del Veronese e numerosi affreschi interni della prima meta' del Settecento, attribuiti da alcuni a Giandomenico Tiepolo (1727-1809) se non a Giambattista Canal.
Sempre a a Zerman di Mogliano possiamo ammirare un sacello che secondo la tradizione sarebbe stato in parte affrescato da Paolo Veronese (1528-1588) nel periodo in cui era ospite presso la famiglia Da Riva.
Un altro affresco di notevole interesse si trova nella parrocchiale di Zerman sulla facciata della chiesa stessa: rappresenta una Deposizione ed e' opera di scuola del Veronese o dello stesso maestro.
All'interno sull'altare maggiore si trova una pala di Palma il Vecchio (1480-1528) che rappresenta la Madonna con bambino e santi.
villa Zara(Zanga) situata in via Roma al n. 139 , dove secondo la tradizione avrebbe alloggiato piu' volte Napoleone nel 1797, quando fu sede di un alto comando francese.
villa Stucky, sede del Park Hotel , che risale ai primi decenni del 1800 ed e' immersa in un bellissimo parco.

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