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  LA FERITA DEL COSTATO:  

"Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia, e subito ne uscì sangue e acqua". (Gv 19,33-34)
La ferita prodotta dalla lancia spicca evidente (al pari delle ferite dei chiodi alle mani e ai piedi), a destra, sulla parte anteriore del torace, tra la quinta e la sesta costola. Ha forma ovoidale e misura cm 4,5 di lunghezza e 1,5 di larghezza. Attorno alla ferita si vede un'estesa chiazza in parte distrutta dall'incendio con una dimensione di 6 cm per 15. Il problema secondo il prof. Baima Bollone è di stabilire l'origine del sangue che si è dissierato dopo la morte ed è successivamente uscito dalla ferita della lancia. Secondo lui è molto più probabile che si tratti di un versamento di sangue che si era precedentemente raccolto nel cavo pleurico in seguito a uno dei tanti traumi sofferti da Gesù durante la passione. Il colpo di lancia avrebbe prima fatto fluire la parte rossa e successivamente quella sierosa, proprio come annota Giovanni: "uscì sangue ed acqua".